S. Gregorio. Centro intrattenimenti: l'Mpa sollecita il sindaco a costituirsi parte civile. Palermo: «Stiamo valutando»
Il rinvio a giudizio non spegne le polemiche
Dopo il rinvio a giudizio degli indagati per la vicenda del centro intrattenimenti «Sofocle s.r.l.» di San Gregorio, montano le proteste dei consiglieri comunali. La struttura, come si ricorderà, è stata sottoposta a sequestro dalla magistratura per presunte irregolarità relativamente a violazioni urbanistiche, poi confermate successivamente anche dal Tribunale del riesame.Ed è per questo che i consiglieri del Mpa, oltre a quelli del Pdl, chiedono da tempo al sindaco, Remo Palermo, perché il Comune non si sia ancora costituito parte civile nella vicenda giudiziaria.
Il consigliere del Mpa, Natale Cosentino, in un comunicato sottolinea: «A un anno circa dal sequestro della struttura - dice - inspiegabilmente l'amministrazione, e quindi il sindaco Remo Palermo, non si sono mai costituiti parte civile».
«Il sindaco - insiste Cosentino - ha continuato per questa strada nonostante un mese fa sia stata portata, e votata, in Consiglio comunale, una mozione dai gruppi del Pdl, Mpa e Pid. Nella mozione si chiedeva all'Amministrazione di costituirsi parte civile a tutela dei cittadini. Oggi ci troviamo di fronte a un rinvio a giudizio e, quindi, la vicenda finirà davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale per i reati di abuso d'ufficio e falso in concorso».
«Adesso il sindaco - conclude la nota - non potrà più tirarsi indietro: ci sarà una sua presa di posizione? Qualora così non dovesse essere saranno i consiglieri che appoggiano l'attuale sindaco e la Giunta comunale a prendersi la responsabilità di questa grave mancanza».
Il sindaco Palermo, da parte sua, ha così risposto: «La Giunta di San Gregorio si è più volte riunita sulla questione centro divertimenti. La nostra volontà, all'unanimità, è stata quella di attendere la fase dibattimentale per l'eventuale costituzione in giudizio. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di salvaguardare il territorio che governiamo dalle massicce speculazioni edilizie che spesso subisce. Poiché tuttavia questa è, e resta, una situazione particolarmente complessa, che investe più ambiti di approfondimento e valutazione, stiamo contemperando, assieme al segretario comunale a all'esperto legale, tutti gli ambiti di ingerenza relativi alla vicenda anche in merito alla costituzione di parte civile».
Alfio Patti
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