«Il sindaco deve 10mila euro al Comune». Palermo: «Pronto a restituirli»
I consiglieri comunali di San Gregorio, Ivan Albo, Emanuele Di Mauro e Giovanni Zappalà, tutti del Pdl, hanno presentato al dirigente dell'Ufficio Affari generali e contenzioso del Comune di San Gregorio, Ettore Spina, e al segretario comunale, Maria Concetta Floresta, richiesta urgente di informazioni relative a un credito di circa 10mila euro vantato dall'ente comunale nei confronti del primo cittadino, Remo Palermo, e da uno dei suoi assessori.
La pendenza creditoria, che riguarda altri destinatari della lettera di messa in mora che l'ufficio inviò nel luglio scorso, nasce da un'indennità di funzione che, in qualità di consigliere comunale, in una precedente legislatura, l'attuale sindaco e gli altri destinatari avrebbero oltremisura percepito. Ma la questione politica denunziata dal Pdl attiene soprattutto alla condizione di incompatibilità. «Riteniamo - si legge nella nota - che tanto la statuizione della Corte dei Conti, quanto l'ulteriore invio della lettera abbia determinato l'incompatibilità del sindaco e dei consiglieri e politicamente censuriamo la inaccettabile condizione di conflittualità. Attendiamo nei trenta giorni utili per legge che l'amministrazione ci chiarisca i dati oscuri di questo contenzioso».
ARRIVA IMMEDIATAMENTE LA REPLICA DEL SINDACO REMO PALERMO CHE CON GRANDE DIFFICOLTA' CERCA DI GIUSTIFICARE LA SUA MISERA FURBIZIA e/o BRAVATA. Io allora SUBI' quella proposta di deliberazione predisposta e approvata dalla maggioranza di centrodestra. Tengo a sottolineare - continua Palermo - che nessuno è stato chiamato nel giudizio promosso dalla Corte dei Conti e che la stessa ha escluso ogni responsabilità dell'allora dirigente senza alcun specifico coinvolgimento degli ex consiglieri comunali».
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