IL SINDACO DAL POLLICE " MARRONE "
In data 3 giugno 2011 è stato pubblicato, sul quotidiano LA SICILIA un articolo dal titolo “Ultimata la pulizia delle aree verdi «Ora sistemate i terreni privati»” nel quale, in modo dettagliato, si precisava che le aree verdi verso cui è stata rivolta particolare attenzione, sono le piazze, le aree in prossimità delle scuole e all'interno delle stesse; le zone destinate “a punti di raccolta per la Protezione civile”, le piccole e grandi aiuole dell'intero territorio e i parchi.
Conoscendo i toni trionfalistici del sindacoRemo Palermo con i quali enfatizza, a mezzo stampa compiacente, anche cose semplici, ordinarie e dovute come la pulizie delle aiuole, ho voluto costatare di persona se veramente si era svolto tale lavoro ma soprattutto come.
Ebbene, non si è dovuto andare nemmeno tanto lontano per verificare che in data 15/06/2011 le cose non stanno veramente così. Una delle aree di raccolta della protezione civile e precisamente la n° 6 di via Roma (nella foto) e quindi al centro del paese non è stata nemmeno sfiorata da questa società specializzata che ha lavorato con così tanta celerità da dimenticarsi zone ancora a rischio incendi e con l’aggravante del danno erariale visto che vi sono anche dei punti luce adibiti in caso di emergenza.
Conoscendo i toni trionfalistici del sindaco
Ebbene, non si è dovuto andare nemmeno tanto lontano per verificare che in data 15/06/2011 le cose non stanno veramente così. Una delle aree di raccolta della protezione civile e precisamente la n° 6 di via Roma (nella foto) e quindi al centro del paese non è stata nemmeno sfiorata da questa società specializzata che ha lavorato con così tanta celerità da dimenticarsi zone ancora a rischio incendi e con l’aggravante del danno erariale visto che vi sono anche dei punti luce adibiti in caso di emergenza.
Questo modo di fare del sindaco, e cioè di dare più spazio all’apparenza anziché alla sostanza, è irresponsabile ed immaturo. Lo ha fatto con le bambinopoli non a norma; col Centro per minori inaugurato con tanto di foto e lo stesso giorno chiuso perché primo persino dell’allaccio Enel e di arredo; con l’ex cinema Sciuto, oggi centro culturale ricreativo, e con la villa comunale in stato di abbandono e scippata ai suoi cittadini.
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