
MA ATTENZIONE A QUELLE A BASSO CONSUMO
La decisione è già stata applicata per quelle dal 100 watt, nel settembre 2009, e da 75 watt, esattamente l’anno successivo. Queste sono state e saranno sostituite da quelle a risparmio energetico, fluorescenti o a led, che – una volta esauste – dovranno essere smaltite presso le eco piazzole.

«Su pressione di una follia climatica – ha protestato Silvana Koch-Mehrin, vice presidente del Parlamento europeo – si è deciso rapidamente di interdire le lampadine incandescenti, senza tenere conto della presenza di mercurio in quelle a lungo consumo».
L'esame ha segnalato che il livello di 0,35 microgrammi di mercurio per metro cubo tollerato potrebbe essere moltiplicato per venti in caso di rottura della lampadina. Per la Commissione europea le preoccupazioni evidenziate dallo studio sarebbero “esagerate” e si è deciso di procedere sulla strada del risparmio energetico. L'Ue, infatti, stima che, sostituendo tutte le lampadine di vecchia generazione con quelle nuove si potranno risparmiare fino a 40 miliardi di KW/h l'anno, con conseguente risparmio 15 milioni di tonnellate di CO2.
«Le conclusioni degli studi fatti da esperti scientifici – ha riferito la portavoce Marlene Holzner – hanno escluso rischi per la salute per gli adulti anche in caso di rottura accidentale di una lampadina a basso consumo di energia». Per quanto riguarda i bambini, invece, non sono ancora disponibili dati sufficienti per giungere a conclusioni certe.
Pur mantenendo salva la decisione di passare definitivamente alle lampadine “verdi”, la Commissione europea, sollecitata sul pericolo del mercurio, ha dunque imposto ai produttori nuovi limiti sulla presenza di questa sostanza. Si dovrà passare da 5,0 a 2,5 microgrammi al metro cubo entro il 2013, con un obiettivo intermedio di 3,5 microgrammi nel 2012.
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