mercoledì 10 agosto 2011

MPA fuori da ogni compromesso con l'attuale amministrazione Palermo.

A seguito dell'azzeramento della Giunta municipale di San Gregorio, per opera del sindaco, Remo Palermo, non sono mancate polemiche tra i gruppi all'interno dell'emiciclo e soprattutto fra quelli del Nuovo Polo con chiarimenti e smentite. A tal proposito anche il coordinatore provinciale di Alleanza per l'Italia (Api), Francesco Montemagno, ha inviato un suo comunicato: «La recente polemica tra i rappresentanti dell'Udc e dell'Mpa nel Comune di San Gregorio di Catania - scrive Montemagno - dà lo spunto per ribadire la necessità che, anche nel territorio, si avvii il confronto all'interno del nuovo polo per assumere una linea comune che definisca le alleanze con percorsi chiari a vantaggio solamente delle comunità amministrate».
«I tanti elettori che non si riconoscono più in questo bipolarismo fallimentare chiedono un nuovo modo di fare politica passando dai tatticismi dei singoli partiti alle proposte che garantiscano la crescita, l'occupazione e la sicurezza».
«Auspichiamo - conclude il coordinatore dell'Api - che, a partire dal Comune di San Gregorio, questo processo possa concretizzarsi creando le condizioni per ottenere, anche, maggiori successi nelle prossime competizioni elettorali».
Sulla questione il capogruppo consiliare Mpa di San Gregorio, Salvo Cambria, è stato chiaro: «Noi condividiamo tutti i princìpi e le esigenze per la formazione del Nuovo Polo a San Gregorio ma solo se si ripartisse da zero, cioè senza la presenza del sindaco Palermo che riteniamo la causa di questa politica fallimentare e delle spaccature in seno all'emiciclo consiliare. Troviamo anche ambiguo l'intervento di vari gruppi solo ora che la Giunta è azzerata proprio mentre il sindaco cerca nuove alleanze per trovare la maggioranza e fare approvare il bilancio». Per Maria Grazia Pacino, rappresentante dell'Udc in Consiglio comunale, il discorso è diverso: «L'Udc è disposto a collaborare con l'amministrazione Palermo - dice - ma non come ruota di scorta. Se vi fosse una maggioranza stabile e meno traballante allora sì. Insomma, io non voglio essere l'undicesima e mi riconosco nella corrente dell'on Salvo Giuffrida".

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