S. Gregorio. Documento della V Commissione sulle lacune del servizio
«Gestione rifiuti deficitaria»
Il servizio per la gestione integrata dei rifiuti nel Comune di San Gregorio, messo in atto circa sei mesi fa, presenta lacune. Diverse sono le lamentele e per questo la quinta commissione consiliare permanente sulla Nettezza urbana ha effettuato un sopralluogo nel centro storico della cittadina, nell'isola ecologica e alle Ville del Poggio. Lo rende noto il presidente, Giovanni Zappalà, in una nota inviata al presidente del Consorzio Simco, al commissario dell'Ato3, al sindaco di San Gregorio e al capo area dei Lavori pubblici del Comune sangregorese.
Hanno partecipato al sopralluogo i consiglieri Antonio Longo, Natale Cosentino, Stefano Lo Bianco, lo stesso Zappalà e l'assessore alla Nettezza urbana, Paolo Schilirò.
Un elenco di ben nove punti mette in risalto come alcuni dei servizi, presenti nel progetto e le cui spese sono caricate sulle bollette della Tia inviate ai cittadini, non vengono eseguiti.
Nella lettera si comunica che non funziona il servizio di ritiro dei materiali ingombranti; non viene effettuata la pulizia delle caditoie; non è nemmeno partito il servizio «porta a porta» per il ritiro della differenziata alle Ville del Poggio; non viene effettuato il diserbamento nelle vie e piazze; non vengono regolarmente lavati e disinfettati i cassonetti e le strade cittadine.
Nella relazione di Zappalà, inoltre, si fa menzione alle mancate relazioni del comando di polizia municipale, così come da progetto, e alla scarsa pubblicizzazione della raccolta differenziata.
Anche l'assessore Schilirò ha dovuto constatare i disservizi di cui l'amministrazione era già al corrente: «Da parte nostra - ha detto Schilirò - abbiamo segnalato all'Ato i disservizi, a sua volta l'Ato si rifarà sulla Simco-Mosema e in contraddittorio effettuerà le decurtazioni per i servizi non eseguiti». Intanto, i cittadini pagano nelle bollette Tia questi servizi di cui non usufruiscono.
«Ma il Comune non gestisce il servizio - ha replicato l'assessore Schilirò - può solo verificare, accertare e segnalare».
Alfio Patti
Hanno partecipato al sopralluogo i consiglieri Antonio Longo, Natale Cosentino, Stefano Lo Bianco, lo stesso Zappalà e l'assessore alla Nettezza urbana, Paolo Schilirò.
Un elenco di ben nove punti mette in risalto come alcuni dei servizi, presenti nel progetto e le cui spese sono caricate sulle bollette della Tia inviate ai cittadini, non vengono eseguiti.
Nella lettera si comunica che non funziona il servizio di ritiro dei materiali ingombranti; non viene effettuata la pulizia delle caditoie; non è nemmeno partito il servizio «porta a porta» per il ritiro della differenziata alle Ville del Poggio; non viene effettuato il diserbamento nelle vie e piazze; non vengono regolarmente lavati e disinfettati i cassonetti e le strade cittadine.
Nella relazione di Zappalà, inoltre, si fa menzione alle mancate relazioni del comando di polizia municipale, così come da progetto, e alla scarsa pubblicizzazione della raccolta differenziata.
Anche l'assessore Schilirò ha dovuto constatare i disservizi di cui l'amministrazione era già al corrente: «Da parte nostra - ha detto Schilirò - abbiamo segnalato all'Ato i disservizi, a sua volta l'Ato si rifarà sulla Simco-Mosema e in contraddittorio effettuerà le decurtazioni per i servizi non eseguiti». Intanto, i cittadini pagano nelle bollette Tia questi servizi di cui non usufruiscono.
«Ma il Comune non gestisce il servizio - ha replicato l'assessore Schilirò - può solo verificare, accertare e segnalare».
Alfio Patti
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