giovedì 27 gennaio 2011

In balia di un sindaco "INDOLENTE"

In 4 occupano la sala consiliare San Gregorio.

I dipendenti della ditta di pulizie rischiano il licenziamento


 
I 4 dipendenti della ditta
di pulizie
che da martedì sera occupano pacificamente l´aula ...
La sala consiliare del Comune è stata occupata da 4 dipendenti della ditta di pulizie, perché rischiano di perdere il posto. Se entro il 30 gennaio non firmeranno il contratto - imposto dall'azienda aggiudicataria dell'appalto - saranno licenziati. Per questo i 4 lavoratori, martedì, intorno alle 21, hanno occupato pacificamente l'aula, ricevendo dimostrazioni di solidarietà da cittadini e consiglieri. Intervenuto anche il comandante della polizia municipale, Giuseppe Pennisi.
La ditta ha imposto le 12 ore settimanali, anziché le 14 cui avrebbero diritto - secondo i sindacati - in base al contratto di lavoro. La gara è stata vinta con un ribasso del 35% e in molti ritengono che «la riduzione delle ore di lavoro dipenda da questo e non dai nuovi panni capaci di pulire di più in minor tempo».
Il capogruppo Mpa, Salvo Cambria, sostiene che «il bando di gara ha permesso a una cooperativa sociale di stabilire margini a piacimento delle ore lavorative dimezzandole portando il lavaggio dei locali comunali una volta a settimana come se ciò bastasse con le centinaia di persone che entrano al giorno in Comune. Inoltre, il sindaco - conclude Cambria - pur ammettendo che esiste il problema, a oggi, non sa come risolverlo».
L'assessore all'Ecologia, Paolo Schilirò, che si avvale della consulenza dell'avvocato Patanè, dichiara: «l'azienda rispetti il contratto nazionale del comparto, che impone un minino di 14 ore settimanali e non le 12 che voglio dare loro. L'ing. Vito Mancino (dell'Ufficio tecnico) dovrebbe, sulla base del parere, chiamare l'azienda e invitarla al rispetto del contratto».
Ieri, intanto, i carabinieri hanno tentato di fare spostare i 4 dimostranti che occupano l'aula ma senza risultati. Oggi, infatti, si terrà una riunione consiliare e gli occupanti non intendono mollare. «C'è a rischio il nostro pane - dicono - già guadagnavamo pochissimo prima, figuriamoci se accettassimo una ulteriore riduzione».
Impossibile contattare telefonicamente il rappresentante sindacale della Fit-Cisl, che segue la protesta dei lavoratori. Accanto ai dimostranti, fino alla mezzanotte di martedì, sono stati l'assessore Schilirò, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Camilleri e i consiglieri Cambria e Natale Cosentino. E' ormai convinzione di tutti che, a questo punto, solo il prefetto possa fare una mediazione tra le parti.
Alfio Patti

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